Andai a Chartres, anni fa, in camper e una guida d’eccezione: mons. Germano Liberati, docente di italiano, critico d’arte, collaboratore dell’Università di Urbino. Montegiorgio gli ha dedicato la Biblioteca comunale. Visitammo la Cattedrale di Notre-Dame. Avevo interesse per il Labirinto, ero appassionato di alchimia, esoterismo, Cavalieri Templari (un amore che m’è rimasto). Mentre percorrevo le... Continue Reading →
MINORI… PER MODO DI DIRE. Il giardiniere del Quirinale. La storia di Francesco Ulivello
Più di una volta, vicino all’ascensore, ha incontrato il presidente Giorgio Napolitano. Un’altra, il nuovo presidente Sergio Mattarella. Di lontano ha visto Renzi, Brunetta e altri personaggi politici di primo piano. Dove? A Roma, tra gli alberi, il parco, le siepi. Fino a qualche mese fa Francesco Ulivello è stato uno dei dieci giardinieri del... Continue Reading →
GENTE DI CAMPO. Studente di giorno, agricoltore di sera. La storia di Giorgio Amaolo
Me l’avevano segnalato comuni amici. Dicevano: «È un ragazzo in gamba, gli piace la terra, vuole vivere in campagna, dovresti conoscerlo». Fatto. Ci vado. Strada Mezzina, incrocio Montegranaro, Sant’Elpidio a Mare. Prendo per quest’ultima. Sono alla periferia di Casette d’Ete. Svolto a destra verso la collina: Strada Osteria vecchia, 756. Eccolo: Giorgio Amaolo mi sta... Continue Reading →
VITA DA SINDACO. Antonio Vallesi, primo cittadino del più piccolo comune del Fermano, Smerillo
Antonio Vallesi, sindaco di Smerillo, il comune più piccolo del Fermano. Lo raggiungo che l’influenza lo ha aggredito. Ma non si sottrae. Il primo impatto al mattino, appena aperti gli occhi? Penso a tutte le cose da fare in Comune, quante ne posso fare in quel giorno, lo stato dell’arte dei lavori in corso. Cosa... Continue Reading →
VOCI DALLA PRIMA REPUBBLICA. Provincia cloroformizzata. Parola del sen. Giorgio Cisbani
Giorgio Cisbani, fermano, già artigiano-marmista, 79 anni, torace da subacqueo, giacca blu, camicia bianca, jeans, e un incedere ondeggiante da seminatore. È stato un protagonista della politica: senatore del PCI dal 1987 al 1992 (dal 12 febbraio 1991 il gruppo assunse la denominazione Comunista-PDS), e assessore al comune di Fermo negli anni, a cavallo del... Continue Reading →
CAMMINO LA TERRA DI MARCA. Un parco storico di 4 chilometri. A Piane di Montegiorgio
Non so se la camminata si farà(poi oggi alla fine s'è fatta, ndr). Stamani il tempo è incerto. Ma il tracciato esiste. E il percorso è stato già sperimentato. A Piane di Montegiorgio i ragazzi del Palio di San Paolo insieme all’associazione Amici miei, con il “motore” al massimo di Marco Ramadori e l’ausilio di... Continue Reading →
MINORI… PER MODO DI DIRE. Le “Fornare” di Monterubbiano
Ricominciano da tre. Da tre fornaie o, meglio, in dialetto: da tre Fornare. Che sono Maria Antonietta Vesprini, sempre indaffarata, Serena Carlini, che somiglia a Nadia Toffa delle Iene, e Ramona Carlini, integerrima contabile e non solo. Sono le tre Fornare del forno di Monterubbiano. Lo hanno preso in mano appena due mesi fa. Una... Continue Reading →
GENTE DI CAMPO. La permacoltura di Sergio Vallorani
Contrada Camera di Fermo è una bella zona nei pressi del fiume Ete. È qui, in un fazzoletto di terra, che Sergio Vallorani (classe 1964) sperimenta la permacultura. Lo incontro in una mattinata di freddo-umido. Indossa giacca a vento, cuffia da sci e scarponi. È da ore che sta controllando la campagna. Sapevo del suo... Continue Reading →
VOCI DALLA PRIMA REPUBBLICA. Fausto Paci, il sindaco della “domenica” che avviò grandi opere a Porto San Giorgio
La sua casa di Porto San Giorgio è biblioteca, pinacoteca, museo, galleria d’arte. Libri, riviste, giornali, li trovi sui tavoli, sedie, letti. Dappertutto. Alle pareti, quadri di Licini, Fontana, Sironi, Vedova, Trotti, e poi manifesti d’arte e, immancabile, Guglielmo Achille Cavellini, GAC, artista e collezionista d’arte. Paci, 94 anni, lucidissimo e simpaticissimo. È stato sindaco... Continue Reading →
CAMMINO LA TERRA DI MARCA. Da Montemonaco al Santuario della Madonna dell’Ambro.
«Ora so. Questo mondo così come è fatto non è sopportabile. Ho dunque bisogno della luna, o della felicità, o dell'immortalità, insomma di qualche cosa che sia forse insensato, ma che non sia di questo mondo». La frase di Albert Camus è come una vanga, che scava nella mente. O come una bussola, che indica... Continue Reading →