Fermano unito. Il Marchio c’è, ed è fortissimo.

Da più parti si chiede un marchio distintivo per il Fermano. Un marchio che unifichi mare collina monti, prodotti di qualità, bellezze artistiche, paesaggistiche, storiche, turismo e agricoltura, salute e gastronomia, rispetto della natura e coscienza del non spreco. Un collante efficace, insomma.

Ma siamo sicuri che il brand non esista già? E pure, viaggiando lungo la Faleriense verso monte, s’incontra il segnale stradale di Montegiorgio che indica “Città della Dieta Mediterranea” con un logo accanto. Salendo più su è la volta di Smerillo il cui cartello recita: “Terra della Dieta Mediterranea”, stesso loghetto. Se il nuovo vice sindaco di Fermo, Mauro Torresi, terrà fede all’impegno del suo predecessore Francesco Trasatti, anche la cartellonistica stradale del capoluogo di provincia evidenzierà “Terra della Dieta Mediterranea”. Così come promesso da Monteleone di Fermo, Belmonte Piceno, Magliano di Tenna, Servigliano e via dicendo. E senza dimenticare la legge regionale approvata due anni fa dal consiglio, all’unanimità.

Il marchio già registrato da tre anni presso il Ministero competente è stato definito un brand fortissimo. Non lo dicono solo i componenti il Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea che si battono da otto anni per questo riconoscimento. Lo hanno detto, ribadito e sostenuto le due allora consulenti del Ministro Franceschini intervenendo alla “Due giorni di Turismo sostenibile”, promosse a Montegiorgio a giugno del 2017 dal Laboratorio. Stiamo parlando di due personaggi di altissima professionalità che lavorano nell’ambito della comunicazione specializzata: Ottavia Ricci e Lorenza Bravetta. Entrambe furono d’accordo nell’affermare che il territorio fermano nel suo complesso avrebbe avuto un grande impatto comunicativo qualora avesse adottato il marchio della Dieta. Come poi hanno fatto alcuni municipi e aziende agro-alimentari.

Superfluo tornare sul concetto di Dieta, ormai spiegato in tutte le salse: onnicomprensivo di cultura, salute, tradizione, natura, etc. etc.

Importante invece ragionare in termini di distretto, di una realtà plurima che, accanto ai propri marchi identificativi, si coagula intorno ad un brand o co-brand che faccia da cappello e traini in maniera potente la Terra di Marca

A chi volesse sollevare problemi circa l’originalità del marchio, si potrà rispondere con la fondamentale ricerca scientifica del Seven Countries Study, svolto, per l’Italia, proprio nel Fermano. Da cui scaturì il concetto di Dieta Mediterranea (patron il prof. Flaminio Fidanza originario di Magliano di Tenna) e che ebbe come conseguenza l’identificazione della Terra di Marca – questa nostra terra – come il luogo della longevità attiva, salute e ben-essere.

Che manca?

Adolfo Leoni, Giovedì 8 ottobre 2020

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