A Massa Fermana, il Presepe che non t’aspetti

Non è la grotta di Betlemme ma potrebbe somigliarle. Si trova a Massa Fermana, superata di qualche passo l’imponente porta dei Brunforte. Sulla sinistra, entrando per il centro storico, si apre un incavo, probabilmente nell’antichità era un passaggio sotterraneo, un cammino di fuga.

È di proprietà della professoressa Bianca Cruciani, insegnante di tedesco in un istituto superiore di Fermo. La scorsa estate, in occasione del Festival MarCHE/STORIE, quella propaggine al coperto ospitò una mostra d’arte molto originale. Per Natale invece, Bianca ha fatto altro, e pensando esclusivamente alla sua gente. Ha chiamato la sua amica Sandra Torquati, che fu l’artista dello scorso settembre, manualità incredibile e sensibilità spiccata, ed insieme hanno pensato di allestire un presepe particolare coinvolgendo il sig. Domenico Spaccapaniccia. Il lavoro è stato lungo e paziente.

Ci sono occorse diverse settimane per preparare ogni dettaglio. La particolarità è che il nostro trio ha utilizzato unicamente materiale naturale, come si faceva 50 anni fa, e cioè muschio raccolto nelle campagne, legname, canne di fiume, paglia, sacchi di iuta, fieno, bancali, ogni elemento all’insegna del riciclo. I personaggi, quasi ad altezza naturale e disegnati dalla Torquati, sono quelli della tradizione e… della religione: Gesù, Giuseppe, Maria, gli animali… Ma Bianca, Sandra e Domenico hanno fatto pure altro. Non si sono limitati alla grotta. Hanno allestito anche una parte del borgo prospiciente, partendo dall’ingresso merlato. Quasi una sorta di cammino verso il Neonato incontrando le locandiere, il cestaio, la donna che torna con il bimbo dalla campagna, lo zampognaro, etc. Non mancano le musiche, anch’esse tradizionali. Come non mancano i Pastori e i Magi. A pensare che, qualcuno ha sottolineato, i Pastori erano gli esseri più spregevoli, tali venivano considerati perché puzzavano, giravano armati di asce e coltelli, conducevano una vita belluina, non venivano accettati come testi nei processi… Ebbene furono i primi invece ad accorrere e inginocchiarsi dinanzi al Bambino Gesù. Arrivarono poi i tre Magi.

Erano studiosi, erano saggi, ma avevano capito che il loro sapere non toccava il proprio cuore, non lo riscaldava. Quel Neonato invece sì. Aveva qualcosa dell’infinito cui anela ogni persona.

Fate un giro a Massa Fermana. Troverete un bel clima. Una bella atmosfera. E, in modo speciale, un allestimento fatto con il cuore da tre persone che hanno voluto fare un dono alla comunità intera.

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