Alessio Cisbani è un omone dai tratti gentili ed educati. Lo incontro nella sua abitazione, una parte della quale è stata adibita al B&B Casa dell’Artista. La residenza è a Fermo, in via Cecco Bianchi, che è uno dei vicoli più suggestivi della città.

Ci accomodiamo in salotto da dove si apre una porta finestra con piccolo balcone che guarda est (il mare), sud (il Gran Sasso), ovest (i Sibillini). L’interno è ricco di oggetti d’arte, dalle sculture ai quadri. «Opera di mio padre Silvestro» tiene a precisare Alessio con orgoglio. Silvestro, l’uomo dalle mani d’oro che realizzò anche la scala a chiocciola che conduce al piano superiore. La costruì usando i supporti di una biella tratta da una Fiat 500 e un albero motore prelevato ad un camion.

Alessio ha preso da suo padre, specie per manualità e creatività. Laureato in Giurisprudenza, pur amando il diritto ha scelto una strada completamente altra. Ha reso professione la sua passione giovanile. Ve la ricordate la fiaba Il soldatino di stagno di Hans Christian Andersen? Oppure, vi tornano in mente i soldatini con cui si giocava negli anni Cinquanta/Sessanta/Settanta? Ebbene, Alessio da ragazzino li collezionava. E li ha amati talmente tanto da iniziare a costruirli personalmente. Soprattutto quelli legati al mondo fantasy. E sì, perché il nostro artigiano è stato ed è anche un cultore dei giochi di ruolo, dove la fantasy impera.

Dunque, ha iniziato a realizzare questi personaggi, ad arricchirli di dettagli, a dipingerli, e a partecipare a concorsi vincendo premi e mettendosi, involontariamente, in mostra. Così è capitato che alcune aziende, soprattutto inglesi, ma anche italiane, e diversi collezionisti l’abbiano notato e gli abbiano commissionato prototipi. E così parte la carriera di Alessio in un mondo tutto particolare.

I personaggi sono i più diversi. A volte glieli commissionano direttamente le aziende, a volte viene lasciato libero di proporre sue opere. Le miniature, che hanno una altezza dai 28 ai 30 millimetri soprattutto, e sono quelli preferiti dai collezionisti, ma a volte sfiorano i 40, vengono realizzati con una sorta di stucco poggiato su una base di sughero e con uno scheletro in filo di ferro. Alessio procede per gradi: primo strato, secondo strato, terzo strato. I minuscoli strumenti con cui opera richiamano quelli in uso dal dentista o dall’orafo. Poi s’interviene per dare i colori con esili pennelli al silicone dalle punte più esili alle più dure. Immancabile la lente di precisione.
Un lavoro di gran pazienza, di gran precisione. E gran soddisfazione.
Adolfo Leoni, giovedì 27 gennaio 2022
Alessio, il mio primo riferimento “vero”, non virtuale, nel mondo del modellismo fantasy, e uno dei principali animatori di questa realtà quando erano in pochi a farlo. L’ho incontrato nel 2005, al mio primo concorso a Lucca, insieme all’altro grande riferimento, Paolo Guion. Coppia di padri nobili del figurinismo fantasy in Italia.
Alessio è un grande artista, e un grande uomo, e persona di grande ispirazione.