Gli impegni, le opere, i progetti della Contrada Campolege di Fermo

Dopo San Martino è la volta di Campolege. E dell’impegno sociale svolto dalle Contrade della Cavalcata dell’Assunta di Fermo. A Campolege c’è un nuovo priore. Emiliano Foglini è subentrato a Diego Zappalà. Ognuno ha il suo stile e il suo sentire. Resta un punto fermo, oltre a quelli, ovviamente, della rievocazione storica, è l’iniziativa invernale della Casa di Babbo Natale presso il tunnel della vecchia ferrovia. Sarebbe parlarne fuori tempo se non fosse per gli aspetti importanti che cementano il gruppo e danno vigore alla Contrada. Per approntare la Casa si sono mossi in tanti, ognuno per la sua specialità. Occorrevano opere di muratura, di falegnameria, pittura, sartoria. Notti passate a preparare e istallare. Il risultato è stato ottimo. Le firme non tradiscono: i visitatori sono stati settemila con provenienza da tutta la provincia e da regioni limitrofe. Un richiamo utile per far apprezzare le bellezze di Fermo. Un altro dato significativo è stata la collaborazione con le scuole dell’infanzia del territorio di Campolege. Le scuole di San Giuliano e Montone si sono coinvolte nelle attività di allestimento degli abeti.

La Contrada punta molto sul rapporto con le scolaresche. Con i bambini di San Giuliano è stato attivato il progetto “Noi piccoli vicolari”, iniziativa mirante a scoprire i vicoli di Porta San Giuliano e le storie che sottendono, a partire dalla toponomastica: perché Visconti d’Oleggio? Perché Re Manfredi? Perché vicolo degli Orlandi? La riscoperta dei vicoli ha trovato supporto nei racconti di Anna Cardinali, nelle illustrazioni fatte dalle insegnanti della scuola per l’infanzia, nell’intervento periodico di dame, cavaliere, armati, paggi, giocolieri, in attesa di incontrare altre figure fino a quella del Priore nella sede di Contrada.

E non è tutto. Sono ripresi gli allenamenti del Tiro all’astore in vista delle gare di agosto. Oltre ai consueti arcieri, dominus Foglini ha lanciato l’invito a tutti quanti vogliano cimentarsi con archi e faretre, siano essi adulti o bambini. Ancora non arriva l’eco dei tamburi. Ma tra poco accadrà. I musici hanni rimesso mano ai loro strumenti e così anche gli alfieri alle loro bandiere. Stanno oliando i muscoli i forzuti del tiro al canapo. Emiliano Foglini e il suo direttivo puntano a rafforzare il gruppo di sartoria. Servirà prima a studiare i vestiti del tempo ispirandosi agli affreschi fermani, quindi alla realizzazione degli abiti del fastoso corteo del 14 agosto.

Insomma: passione, socialità, educazione.

Adolfo Leoni, 3 marzo 2022

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