C’è un’altra Italia; c’è un’altra Marca. Che dicono: cosa posso fare per la mia terra?

Non viene detto per problemi di share. Ma se parlate con la gente comune, più adulta, vi diranno che ai telegiornali fatti da immagini di bombardamenti, macerie, colpi di katiuscia, omicidi, truffe, mafia, s’inizia a preferire, in quelle ore, le vecchie fiction ripescate su Rai Play.

Della violenza non se ne può più. Come non se ne può più dell’immagine cattiva dell’Italia che viene giornalmente propinata. E pure non siamo così. E pure c’è tanto di buono in questo nostro paese. E pure esiste un’Italia kennedyana che ci fa sussurrare: che cosa posso fare io per la mia terra? Un modo di dire che diventa azione. Basta girare un poco con gli occhi aperti, senza distrazioni da smartphone.

Guardate i bambini delle elementari che girano i centri storici dei nostri paesi: può essere Fermo o Servigliano, Santa Vittoria in Matenano o Amandola. Li guidano le insegnanti. Si stupiscono dei palazzi, delle chiese, delle grandi abitazioni. Si stupiscono della realtà vera, non quella mediata dal web. Poi, si siedono sui giardinetti e tirano fuori il panino, e mangiano e scherzano e giocano e ridono. E diventano comunità. Brave le insegnanti!

Guardate i ragazzi che preparano ogni tre settimane, a Campiglione, i pacchi alimentari per le famiglie in bisogno. Gratuità, condivisione, voglia di costruire.

E guardate pure quei bambinetti arrampicati sui gonfiabili dei Vigili del Fuoco a Cupra Marittima in occasione della Fiera di Maggio, domenica scorsa. Sono contenti i bambini e lo sono ancora di più i pompieri volontari e pensionati che li istruiscono, li aiutano. Si divertono insieme. Generazioni che si intersecano.

E guardate le contrade di Sant’Elpidio a Mare, Servigliano, Fermo, e quanto lavoro svolgono in modo del tutto gratuito, dove gratuità sta per attenzione agli altri.

E non dimenticate gli insegnanti, i genitori, gli educatori che hanno accettato a Porto San Giorgio i Patti digitali per battere la coca del web.

E guardate Sonia Trocchianesi e i suoi amici, tra Fermo, Porto San Giorgio, Capodarco, che, prima tra tutti, hanno iniziato a pulire gli spazi verdi, a rimuovere porcherie, a rendere l’ambiente più bello e vivibile. Non hanno pontificato. Hanno fatto. Sonia ha chiamato i suoi conoscenti. S’è rimboccata le maniche.

E torna allora il Kennedy del «Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese».

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