La Montagna alla riscossa. Dal Regno della Sibilla a quello delle Lettere

Sabato 31 agosto. #Amandola. Auditorium Carisap-Virgili. Filosofia. Anzi: #Filofestival. Cioè, filosofia per tutti e in tutti i luoghi. Per andare “Oltre il varco”. Ospite, tra gli altri, il prof. #Gaspare Mura, mostro sacro negli studi di ermeneutica e ateismo, bibliografia sterminata, amante di #Soloviev e #Dostoevskij. Ore 11, giornata di sole splendente, 50 presenze. Dopo dieci minuti, più del Immaginedoppio. Giovani, soprattutto. Incredibile.

Qualcuno mi racconta che la sera precedente, al lago di san Ruffino con altro relatore, ce n’erano 250. Pellegrinaggio laico alla ricerca di qualcosa. La stessa sera in 1000 risalivano la valle per il #Santuario dell’Ambro. #Homo viator. In entrambi i casi. Attrazione fatale della Bellezza.

Nel saluto amandolese, il sindaco Giulio Saccuti dice cosa sacrosanta: “E’ l’amministrazione comunale che deve ringraziare Domenico Baratto, e non il contrario”. Due le “letture”: lasciate che le persone, i gruppi, le associazioni si esprimano liberamente; oppure: date le vacche magre, ogni iniziativa che non pesa sul bilancio è benedetta. Scegliete voi!

Baratto con la sua associazione “Wega” ha inventato la filosofia peripatetica, ai piedi dei Sibillini. Evento che richiama lombardi, piemontesi, toscani, abruzzesi… Magari, pochi i residenti. Fa niente. La calamita funziona.

Qualche settimana fa, stavolta con capitale Smerillo, sono state “Le parole della Montagna” a far da magnete. Il formato lo ha ideato Simonetta Paradisi. Agli inizi sembrava un salotto chic, per affogare ore di vacanze meno annoiate, s’è rivelata poi una risposta ai cercatori d’infinito.

“Meditazione dalle Vette”. Il 26 ottobre, il dottor Giovanni Zamponi ha declamato in Santa Caterina l’Inferno di Dante, a memoria, come Benigni.

Tra qualche giorno, toccherà all’abbazia tra Smerillo ed Amandola. Eros Scarafoni  è giunto al suo terzo “Ottobre all’Abbazia”. Quella dei santi Ruffino e Vitale. Ogni fine settimana un successo. Eros di professione produce formaggi. Ma è un uomo di cultura. Curiosando di qua e di là, ha messo su un po’ po’ di roba che la costa impallidisce. Per non farla ingrigire troppo, l’apertura quest’anno l’ha voluta al Terminal di Fermo.

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Torniamo in montagna. Per dire che tre personaggi, diversissimi per professioni e temperamenti: Domenico, Simonetta, Eros, hanno creato altrettanti eventi divenuti centrali. Favoriti, vuoi per la vicinanza ai Monti Azzurri, che richiamano meditazione, contemplazione e silenzio, vuoi per una voglia dei propri “io”. Tre eventi originali che, cogliendo le specificità della terra di Marca, rispondono alle attese della gente. In verità, di iniziative se ne fanno tante in giro. Però, nel caso di Amandola, Smerillo e San Ruffino, gli eventi sono divenuti perno di quelle aree. Una smentita a quanti masticano il mantra dell’irreversibilità dello scivolamento verso il bagnasciuga.Iniziative intelligenti attraggono anche nella direzione opposta: mare-monti, cioè, pur senza strade allargate. Grazie a Dio.E il business? Chiedete ai caffè, agli alberghi, agli agri-turismo, alle pizzerie e anche ai negozi di fiori. Sorrideranno.

La Bellezza sviluppa idee, cultura e… affari.

 Adolfo Leoni

(La foto della Cengia è di Nicopla Pezzotta, che ringraziamo)

 

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